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LifeMILCH acclamato alla Gordon Research Conference in America

22-07-2022/ Pubblicato da Giulia Berni/

La Gordon Research Conference si è svolta nello stato del Maine (Stati Uniti d’America) dal 19 al 24 giugno 2022 presso il Jordan hotel at Sunday river, Newry, una splendida località sciistica incastonata tra il verde delle montagne.

E’ questa la conferenza scientifica più importante al mondo sugli interferenti endocrini e mette a confronto esperti di tutti i settori: dagli effetti sui bambini a quelli sull’esposizione delle diverse popolazioni, dalla fauna selvatica ai modelli cellulari, dalla disparità sull’esposizione agli IE in base all’estrazione sociale alle possibili strategie di intervento e moltissimo altro.

A questa importantissima e prestigiosa Conferenza, a cui i relatori accedono solo tramite invito, ha partecipato anche la Prof.ssa Paola Palanza (coordinatore – project leader di Life Milch), che ha presentato il progetto Life MILCH, esposto il lavoro svolto fino ad ora e comunicato gli ambiziosi obiettivi del progetto. MILCH vuole promuovere il benessere e la salute del bambino, migliorando la qualità dell’ambiente che circonda la coppia madre-infante, in modo da ridurre l'impatto negativo sulla salute dell’esposizione di inquinanti ambientali chiamati Interferenti Endocrini. In particolare il progetto si focalizza sulla coppia madre-infante e sull’analisi del latte materno (e di quello artificiale) e della crescita e sviluppo del bambino durante il primo anno di vita.

Nella sua presentazione come invited speaker la Prof.ssa Palanza ha illustrato l’importante e delicata tematica degli effetti degli Interferenti Endocrini sullo sviluppo del bambino, secondo lo studio che si sta portando avanti con il progetto Life MILCH. Il titolo della presentazione è stato: "Lowering the impact of Endocrine Disrupting Chemicals on the Mother-Infant Dyad: the Life MILCH project". La Prof.ssa ha sottolineato come "I problemi legati agli effetti dell’esposizione agli interferenti endocrini sono ormai evidenti da anni. Le persone sono esposte ad un mix di queste sostanze nella vita di ogni giorno e, mentre nei modelli animali è relativamente più semplice e controllabile analizzare la causa e gli effetti dell’esposizione, nella popolazione umana questi studi sono più complicati. Tuttavia esistono evidenze scientifiche di effetti degli IE anche nei bambini, in particolar modo a livello neuro comportamentale, nella risposta allo stress, nella maturazione riproduttiva, e in molti altri parametri di crescita".

Qual è l’unico modo di regolare e diminuire l’esposizione a questa categoria di inquinanti ambientali? "Intervenire per rendere più cosciente e consapevole il consumatore che può, tramite le proprie scelte di acquisto, far pressione sul mercato; ovviamente l’intervento più efficace sarebbe ridurne a monte la produzione e il rilascio nell’ambiente".

La presentazione ha destato un notevole interesse da parte della comunità scientifica presente che si è augurata di vedere presto i risultati che si produrranno con il progetto che si svolge in tre zone diverse: all’Ospedale Maggiore di Parma, all’Ausl di Reggio Emilia e all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari mentre all’Università di Firenze si svolgono gli esami di laboratorio sui campioni biologici delle coppie madre-bambino.

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Jordan Hotel, Newry, Maine (USA)
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Prof. Palanza con la Prof. Shana Swan (Environmental Medicine and Public Health) e la Prof. Aly Cohen (Integrative Rheumatology Associates)

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