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V Convegno Ambiente, Diabete ed Endocrinopatie in Pediatria

17-11-2023/ Pubblicato da Giulia Berni/

I giorni 16 e 17 novembre a Parma si è svolto il V Convegno Ambiente, Diabete ed Endocrinopatie in pediatria il cui responsabile scientifico è stata la Prof.ssa Maria E. Street (Università di Parma e AOU di Parma).

Sono stati due giorni ricchi di interventi di alto livello da parte di professionisti, docenti e specialisti del settore che si sono confrontati ed hanno riportato numerosi dati e studi riferiti all’ambiente ed ai suoi rapporti con la salute in età evolutiva, in particolare con la funzionalità ormonale, indispensabile per garantire un normale accrescimento, adeguata funzionalità metabolica, neurologica, gastrointestinale e molto altro.

Uno dei focus del Convegno, durante la prima giornata, è stato posto sull’avanzamento del progetto europeo Life MILCH – che si pone come obiettivo la promozione di una migliore qualità della gravidanza e del successivo allattamento – come riportato dalla Prof.ssa M.Elisabeth Street : “Le analisi dei campioni hanno evidenziato la presenza di molti interferenti endocrini, tra cui ftalati, bisfenolo-A e analoghi, metalli pesanti, Glifosato, Piretroidi, Policlorobifenili, PFAS, ritardanti di fiamma, e sostanze diossina-simili sia nel latte materno che nelle urine delle mamma a fine gravidanza e durante l’allattamento e nelle urine dei bambini. Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche che alterano il funzionamento del sistema endocrino e incidono negativamente sulla salute degli esseri umani e degli animali con cui entriamo in contatto per ingestione, contatto ed inalazione. I dati preliminari dello studio hanno evidenziato un cambio significativo nella composizione degli alimenti assunti dalle mamme prima e dopo il parto e con l’interruzione dell’allattamento materno al seno dimostrano associazioni con l’andamento della crescita, della distribuzione del tessuto adiposo e con le distanze ano-genitali (livello di mascolinizzazione e/ femminizzazione dei genitali). Dal punto di vista del neurosviluppo i bambini sono stati osservati e valutati nelle aree di sviluppo percettivo, socio-emozionale, cognitivo, linguistico e motorio. Una analisi preliminare dei risultati ha evidenziato che, in tutte e tre le sedi di progetto, i bambini si collocano nel range normativo di riferimento nonostante l’esposizione ad interferenti endocrini.

E’ in fase di elaborazione un primo modello di rischio che descrive l’interpolazione tra le abitudini, gli stili di vita e l’ esposizione professionale delle mamme, con l’esposizione dei figli dalla nascita fino al compimento dei 12 mesi di vita e gli outcome di salute, crescita e neurosviluppo di questi ultimi. E’emersa allo stato attuale delle analisi una stretta associazione nella coppia madre – bambino dell’esposizione a diverse sostanze contaminanti e interferenti endocrini (in particolar modo bisfenoli, ftalati e pesticidi), che tende ad aumentare con lo sviluppo del bambino. I primi risultati confermano la relazione tra interferenti endocrini, in particolare gli ftalati rilevabili nelle urine e nel latte materno, alcuni parametri di sviluppo fisico e gli stadi puberali del neonato.

All’incontro, che si è svolto presso il Novotel, hanno partecipato vari Professori/esse e Dottori/esse coinvolti nello sviluppo e nella realizzazione del progetto MILCH tra cui: Prof.ssa P. Palanza (Università di Parma), Prof. V. Fanos (Università di Cagliari), Prof.ssa A.M Papini (Università di Firenze), Dott.ssa S. Paterlini (Università di Parma), Dott.ssa B. Righi (AUSL-IRCCS di Reggio Emilia), Prof.ssa A. Pelosi (Università di Parma), Prof. C. Caffarelli (Università di Parma).

Il convegno è stato organizzato da Akesios group, con il patrocinio di: SIRP, Società Italiana Pediatria, SI-DoHaD, SIEDP, Regione Emilia Romagna, Comune di Parma, , Università di Parma,, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

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